IL GARANTE PRIVACY LIMITA IL TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI DA PARTE DI CHATGPT

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In data 30 marzo 2023, il Garante per la protezione dei dati personali italiano (il ‘Garante’) ha adottato un provvedimento[1] con cui ha limitato, in via provvisoria, il trattamento di dati personali da parte dell’applicazione ChatGPT in Italia, per presunte violazioni della normativa privacy. In particolare, il Garante ha disposto un provvedimento di urgenza di limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali[2] nei confronti di OpenAI L.L.C., la società statunitense che ha sviluppato e gestisce ChatGPT, in relazione al trattamento dei dati personali effettuato attraverso ChatGPT. Il presidente del Garante ha ritenuto che sussistessero nel caso le condizioni per l’adozione di un provvedimento di urgenza, senza la regolare convocazione di tutti i membri del Garante, come previsto dal Regolamento n. 1/2000 sull’organizzazione e il funzionamento dell’ufficio del Garante[3]. In qualità di provvedimento di urgenza provvisorio, cesserà di avere efficacia qualora non ratificato dal Garante nella prima riunione utile, da convocarsi non oltre il trentesimo giorno dall’adozione. Il Garante ha contestualmente avviato un’istruttoria per fornire una decisione definitiva sulla questione.

Articolo di Andrea Palumbo pubblicato sul sito di De Berti Jacchia